Mediterraneo Blues

Mediterraneo Blues

L’ELLENISMO MODERNO A NAPOLI E NEL MERIDIONE D’ITALIA > 500 ANNI DI STORIA

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Un racconto della storia della Grecia contemporanea e della diaspora dell’ellenismo moderno, attraverso una musica, il Rebetico, nato negli anni ’20 come colonna sonora identitaria del popolo greco, cacciato da Smirne e Istanbul a seguito della disastrosa guerra con la Turchia.
Un repertorio che affonda le sue radici nei ghetti delle città, nei porti e nelle vicissitudini del sottoproletariato urbano, una tradizione divenuta espressione della cultura popolare e identità culturale collettiva della Grecia Mediterranea.

L’EVENTO
Sabato 21 luglio 2018 – ore 21:00
Napoli – Maschio Angioino
| ingresso libero
a cura della
Comunità Ellenica di Napoli e Campania

Un incontro musicale tra oriente e occidente attraverso lo spettacolo “Chiacchiere al tekès”, presentato dall’ensemble italo-ellenica di musica rebetica Evì Evàn e la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia.


Moni Ovadia legge Costantinos Kavafis

LO SPETTACOLO
“Chiacchiere al tekès”

Tekés era un locale con finalità e natura ambigue: un bancone da taverna, due o tre bottiglioni di liquori colorati e le saracinesche sempre mezze abbassate. Un posto dove ci si incontrava per fumare il narghilé, chiacchierare, trovare l’amore a pagamento e perdere il tempo con gli amici. Un piccolo spazio oscuro e fumoso dove l’illegalità si mescolava con l’intrattenimento; la borghesia con la malavita. Un modo di passare le serate importato in Grecia dagli immigrati cacciati dalla Turchia dopo la Katastrofì del 1922; un punto di incrocio tra Oriente e Occidente.
Oggi ci troviamo nel tekès per una serata dal sapore orientale; per ritrovare ritmi di vita lenti e il piacere di ascoltare insieme canzoni di storie di amore maledetto, di porto e di periferie cittadine; di prigioni, di zingare, passione per musica, vino e narghilè dove i ritmi dell’allegria si alternano alle melodie melanconiche. Un viaggio nel tempo che con le canzoni rebetike, la musica dei negri ellenici, ci riporta alla prima metà del secolo scorso, in un’epoca dove la povertà e la fatica di vivere si vincevano cantando e stando insieme. Una musica alternativa, mistikì, nascosta, rispetto alla globalizzazione delle proposte contemporanee.

“Praticare il rebetiko oggi è un modo di uscire dal girone delle discoteche, dei club, del meccanismo che c’è dietro. Dalla pubblicità delle mode giovanili. Trovarsi a casa. Stare nel proprio. Con una musica che parla di te, e non di qualcuno che non conosci nemmeno” (dal Tefteri di Vinicio Capossela).

Voce recitante: Moni Ovadia

L’ensemble Evì Evàn è composto da:
Dimitris Kotsiouros: bouzouki, cumbus saz
Giorgos Strimpakos: baglamas, canto
Valerio Mileto: chitarra, oud
Stefano Albarello: qanun, oud.


Link consigliati
www.evievanrebetiko.com
www.facebook.com/evievan.rebetiko

 

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