1940 – 2013 il «NO» al fascismo: ieri come oggi
28 OTTOBRE 1940 | Anniversario al «NO» («ΟΧΙ») al Fascismo.
Alle tre del mattino del 28 ottobre 1940, l’ambasciatore Italiano ad Atene Emanuele Grazzi consegna al generale Joannis Metaxas, primo ministro e dittatore greco, l’ultimatum italiano che intimava al governo greco di consentire alle forze italiane di occupare parte del territorio greco. «Alors c’est la guerre» («Ebbene, siamo in guerra») è il commento di Metaxàs.
Il «ΝΟ» greco, l’«ΟΧΙ» che diventerà lo slogan nazionale ha dato l’avvio all’invasione degli italiani al paese, che furono, in seguito, respinti in Albania.
L’anniversario del «ΝΟ» non riguarda solo l’opposizione della Grecia alle rivendicazioni italiane, ma esprime il sentimento popolare della nazione e il suo rifiuto alla sottomissione fascista.
Oggi che il popolo greco, e non solo, è seriamente minacciato dallo spettro dalla fame, la perdita della sua sovranità nazionale e la scomparsa della sua coscienza collettiva è tuttora fresca la memoria per i crimini dei fascisti e dei loro colleghi collaborazionisti.
E’ nostro dovere oggi esprimere con forza i nostri NO al fascismo, al razzismo alla xenofobia…
Perché se non adesso, quanto? …e se non noi, chi?
NO alla mancanza di democrazia dal luogo della sua creazione, alla soppressione della legalità costituzionale e alla perdita dei diritti costituzionali del popolo greco.
NO al fascismo, alla violenza razzista, alla banda criminale di Alba Dorata e agli assassini di Pavlos Fyssas. Perché il nazismo non è un altro “punto di vista”, è un crimine.
NO agli attentati razzisti contro i rifugiati e gli immigrati a San Panteleimon, quatriere centrale di Atene, dalla “Mafia” Dorata con il sostegno attivo della direzione del dipartimento di polizia locale.
NO al 27,9% di disoccupazione in Grecia, primato assoluto nell’eurozona, contro il 10,9% del tasso medio di disoccupazione in Europa.
NO alla privatizzazione dell’acqua e agli interessi delle multinazionali che considerano l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Contro ogni forma di mercificazione dei beni comuni, nel rispetto dell’individuo e la difesa dei diritti.
NO alla chiusura della sistema radio-televisivo pubblico ellenico che viola ogni elementare processo democratico di espressione e di informazione.
NO al muro della vergogna e della barbarie in Evros, il fiume della regione della Tracia nei confini con la Turchia, un’opera inutile, che offende la dignità e i diritti dell’uomo.
La costruzione del “recinto”, al confine con la Turchia, per impedire l’afflusso di immigrati clandestini, è stato stigmatizzato come violazione dei principi dell’Unione Europea per la tutela dei diritti umani da Amnesty International.
NO alle condizioni degradanti e disumane del centro di detenzione per immigrati clandestini e rifugiati nel “campo di concentramento” di Amygdaleza nel comune di Acharnes.
Ι membri della Comunità Ellenica di Napoli e Campania e tutti i Greci e filelleni della nostra città e regione sono invitati alla celebrazione della festa nazionale del «NO» che si terrà presso la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo dei Nazionali Greci in Napoli la mattina della Domenica 27 ottobre prossimo. Seguirà breve ricevimento nella sala ricevimenti della Confraternita dei SS. Pietro e Paolo in Via San Tommaso d’Aquino | già Vico dei Greci, 36, in presenza dei rappresentanti delle Forze Armate Greche presso la NATO.